Stop the war: Napoli contro il G7 della difesa!

Stop the war: Napoli contro il G7 della difesa!

Mu’in Bsisu in “Quaderni Palestinesi” racconta che un detenuto incontrato da bambino nella prigione di Acri, Fakhri Murqa, poi evaso verso Gaza nel 1957, era solito ripetergli: «I ricchi hanno Dio e la polizia. I poveri hanno le stelle e i poeti».
Ieri Napoli era blindata come non mai per il G7 della difesa: uno schieramento di 3000 agenti antisommossa, artificieri, unità cinofile, cecchini, decine e decine di blindati carrozzati, idranti, camionette erano posti a “protezione” di una zona “rossa” che diventa sempre più estesa per accogliere i sette ministri della difesa di Italia, USA, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e, tra gli altri, il segretario generale della NATO Mark Rutte.

I ricchi e la polizia.

Dall’altro lato a piazza Garibaldi, nonostante la pioggia, più di 2500 persone si sono radunate per la manifestazione che abbiamo lanciato e che ha visto decine e decine di adesioni tra sindacati, comitati, collettivi studenteschi, organizzazioni della società civile.
La piazza si è aperta con una prima immagine significativa: un enorme missile di cartapesta a cui abbiamo tolto le banconote che vi erano attaccate, per rispondere alle prime dichiarazioni all’apertura del summit del ministro Crosetto: “non vogliamo altre spese militari, non vogliamo raggiungere l’obiettivo del raggiungimento di spesa del 2% del PIL come ci chiedono gli USA e la NATO”.
Durante il corteo, davanti al palazzo dove ha sede il partito di governo Fratelli d’Italia, abbiamo lasciato una scritta: “A PIENO REGIME, NO AL DDL 1660” . Il motivo è semplice: riteniamo che questo progetto liberticida vada fermato e, soprattutto, pensiamo che questo rappresenti il terrore del governo Meloni di quello che può ancora ardere sotto una cenere di apparente tranquillità nel paese.
Successivamente, davanti allo scalone della Minerva della Federico II, i collettivi studenteschi hanno denunciato il miliardo di tagli previsto a università e ricerca (mentre se ne danno 2 in più agli arsenali bellici) e le complicità accademiche con il genocidio (ricordiamo che Lorito, rettore della Federico II, ha anche un incarico nella fondazione MedOr della Leonardo, seconda industria militare dell’UE).

A pochi metri da piazza Bovio, dove era prevista la fine del brevissimo percorso “autorizzato” dalla Questura, siamo riusciti a girare per il centro storico violando le prescrizioni e attraversando le strade del centro (a noi da tempo precluse) fino a piazza Carità, dove abbiamo incontrato nuovamente gli agenti antisommossa e i blindati.

Dopo le manganellate e i lacrimogeni sugli studenti, e su chiunque abbia protestato in questi mesi, tre scudi di plexigass, con tre grandi immagini della distruzione di Gaza prodotta dalla complicità dei governi del G7, ci hanno protetto nel tentativo di violare quel tratto della zona rossa sotto la pioggia battente.

Quando abbiamo proseguito verso piazza del Gesù c’era un clima che non vedevamo da tempo: la piazza è esplosa in balli e canti per la riuscita della manifestazione, nonostante la pioggia, nonostante la criminalizzazione iniziata negli ultimi giorni e continuata oggi sui giornali, nonostante i soliti ricchi che hanno Dio e la polizia.

Ricordiamoci questa energia e coltiviamo questa forza. Organizziamola. Perché gli unici pericolosi sono loro e non ci sarà mai pace senza che la vita delle persone, valga, ad ogni latitudine del pianeta, allo stesso modo.

POTERE AL POPOLO NON AL G7!

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