Il laboratorio di produzione del Teatro Popolare riapre i battenti.
Quest’anno si affronterà il mondo dell’ invisibile. Invisibile è chi lavora e non ha diritti, invisibile è chi viene discriminato, invisibili sono quelle persone che incontriamo ogni giorno ma non riusciamo a vedere.
Care e cari,
siamo sempre noi, quei grandissimi rompiscatole dell’Ex OPG “Je so’ pazzo” di Napoli. Dopo ben quattro mesi vi scriviamo per socializzare le nostre riflessioni rispetto alla costruzione dell’ormai famigerata lista unitaria di sinistra...
Come attivisti, legali, medici, mediatori, operatori del sociale, abbiamo deciso di scrivere questo opuscolo dopo aver svolto, per lungo tempo, un’attività di controllo popolare, dal basso, nei centri d’accoglienza straordinaria (CAS) presenti sul nostro territorio. Nella maggior parte di queste strutture abbiamo riscontrato drammatiche carenze nel fornire anche i servizi minimi, quali l’assistenza sanitaria e legale, la mediazione linguistica o l’erogazione del pocket money.
"Potere al Popolo!" non è l'ennesima trovata della sinistra italiana. Non è un partito, non è un cartello, non è un gruppetto, non è un'area di movimento... Di queste cose in questi anni ne abbiamo viste a bizzeffe, e non ci pare siano servite a granché, se non a dividere, a mettere in competizione cose che invece dovrebbero collaborare.
Eccoci qui.
Siamo in centinaia, venuti da più di 30 città d’Italia, dal Nord e dal Sud.
Siamo giovani e meno giovani, c’è chi studia e chi lavora, molti che si arrangiano. Siamo un pezzo di questo paese, quelli che producono la ricchezza che altri si dividono, quelli che fanno andare avanti le cose, quelli che si mantengono onesti mentre pochi arraffano tutto.
Questo tavolo nasce dall’esigenza, dall’urgenza, di prendere parola e condividere riflessioni, ma soprattutto pratiche, su uno dei temi che in questi anni sta infiammando il dibattito pubblico e su cui si gioca una partita importante: flussi migratori e gestione dell’accoglienza.
Il tavolo tematico su “mutualismo, lotta alla povertà, risposta ai bisogni e costruzione di reti popolari” ha visto la partecipazione di circa 50 persone e una composizione molto eterogenea: militanti di diverse realtà politiche e sociali provenienti da tutta Italia.
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