Il cinguettio di quegli uccelli non l'ho mai sentito a via Foria: si disperdeva tra clacson e gente che imprecava.
Il tempo correva veloce e tutti dovevano arrivare verso la meta giornaliera.
Ora quel cinguettio lo sento tutto il giorno, tutti i giorni.
Il tempo si è fermato, non abbiamo più nessuna meta da rincorrere.
L'unica meta che ci resta è l'essenziale.
Puntare all'essenziale, guardare il mondo da diverse prospettive, guardare un piccolo buco per poi scoprirne una voragine.
Mentre sono a letto immagino la mia persona in una vita normale, mi vedo in una continua gara per vincere un premio dalla dubita esistenza.
Questo stand-by mi ha dato la possibilità di fermarmi a chiarire la direzione da prendere e, soprattutto, l'essenziale per cui vale la pena vivere.
Essenziale che fino a qualche mese fa davamo per scontato senza attribuirgli il giusto valore e ora ci sembra così inarrivabile da farci mancare il respiro.
Questa quarantena mi ha fatto realizzare che la devo smettere di rincorrere il nulla.
Questa quarantena ci ha lanciato un messaggio chiaro: Fermati e va' oltre la superficie.
Vivere è un posto bellissimo che spesso non apprezziamo.
Il mondo è un sentimento che spesso non proviamo.
La solidarietà è un mezzo che spesso non usiamo.
Non voglio tornare al mondo di prima.
Voglio un nuovo mondo dove poter continuare ad ascoltare il cinguettio degli uccelli a via Foria.
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In tempi di isolamento costruiamo sogni, comunità, solidarietà!
#oggivoglioparlare #diaridallaquarantena