Ascanio Celestini è da sempre il poeta e il narratore teatrale della marginalità. In particolare alla salute mentale, alle sue storie di repressione, ha dedicato uno spettacolo, un libro, un film: "La pecora nera".
Alessio Lega - cantastorie libertario - al medesimo tema aveva dedicato un CD e un concerto itinerante giusto dieci anni fa: "E ti chiamaron matta".
Inevitabile che i due - che sovente hanno incrociato storie e chitarra per teatri, festival, nelle strade e nei luoghi stessi del disagio - si incontrassero anche su questo tema.
Ne è nato uno di quei loro recital inclassificabili, nel quale non si sa dove finisca la chitarra e inizi l'affabulazione acuta, disturbante e irresistibile.
Prendendo spunto dalla nuova edizione del libro/CD "E ti chiamaron matta" - che col caso Mastrogiovanni arriva a parlare di oggi - i nostri due cantastorie in questo spettacolo rendono omaggio a Franco Basaglia, nel quarantesimo anniversario della legge che porta il suo nome. Ascanio e Alessio assicurano che quel vecchio raggio di luce è ancor oggi un motivo di ottimismo e di orgoglio, e che la cosiddetta follia è un dramma nel quale si ride molto.
E TI CHIAMARON MATTA
Spettacolo di storie e canzoni nel quarantesimo anniversario della Legge Basaglia
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