Negli ultimi anni, nei quali la Crisi ha morso con più forza, molte persone e famiglie sono scivolate sotto la soglia di povertà e si sono trovate in condizione di non poter soddisfare nemmeno i bisogni primari (un pasto caldo, cure mediche, vestiti, etc.) o addirittura sono finite a vivere in strada.
Nonostante aumenti sempre più il divario tra indigenti e benestanti, tra chi ha tutto e chi non ha nulla, la questione della povertà non trova il giusto posto nel discorso pubblico e pochissimi sono i provvedimenti messi in atto “dall’alto” per contrastarla. Ma se per un verso lo Stato e le istituzioni spesso e volentieri restano in silenzio e cercano di “nascondere la polvere sotto al tappeto”, per l’altro ci sono moltissime persone che, “dal basso”, in maniera spesso autonoma, organizzate in gruppi più o meno piccoli, si rimboccano le maniche e, tra mille sforzi e difficoltà, cercano di cambiare le cose e di essere solidale con chi si trova in difficoltà.
È proprio per questa ragione abbiamo voluto incontrarci, confrontarci e costruire una rete di solidarietà popolare: per far sì che la forza di ciascuno possa essere la forza di tutti, per agire in maniera coordinata, concreta ed efficace, mantenendo ciascuno la propria indipendenza e identità, ma nella consapevolezza che solo uniti possiamo ottenere risultati tangibili.
I nostri obiettivi sono semplici e chiari: migliorare la situazione materiale di chi è in difficoltà, non solo distribuendo cibo e vestiti, ma anche organizzando un supporto medico, psicologico e un’assistenza legale.
Vogliamo rispondere ai bisogni immediati di chi vive per strada o in una situazione economica difficile, ma anche batterci perché abbia più tutele e diritti; la battaglia per la residenza virtuale va proprio in questa direzione, in quanto, se vinta, permetterebbe a molti (sia italiani che stranieri) di poter esercitare i propri diritti fondamentali (dalla possibilità di ricevere le cure di un medico di base attraverso le ASL, all’accesso alle misure di welfare attraverso sussidi e agevolazioni, passando per l’esercizio dei propri diritti politici) e di iniziare un percorso di reinserimento, di autodeterminazione e di integrazione
Rispondiamo all’indifferenza, all’odio, alla paura, all’intolleranza con la solidarietà, i diritti e l’uguaglianza!
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