Una scuola che cade a pezzi: questa è l'immagine che rappresenta la situazione attuale dell'istruzione italiana. Il discorso sull'istruzione è ampio e articolato e coinvolge tutti, dai professori sia di ruolo che precari, alle famiglie che affidano i propri figli all'istituzione scuola credendola un dispositivo garantito di crescita e formazione; ma interessa soprattutto i giovani che avvertono le mancanze di una scuola che non esaurisce i loro bisogni e che mette la competizione alla base della sua “offerta”.
Come “Ex-Opg Je So' Pazzo” abbiamo voluto sviluppare da subito un confronto attivo con gli abitanti del quartiere per cogliere le criticità presenti sul territorio e farle diventare il punto di partenza del nostro lavoro sociale e politico. Ed è così che abbiamo capito che un modo diverso d'intendere la formazione, lo studio e l'istruzione in generale non era una volontà soltanto nostra ma una idea condivisa da cittadini, genitori e ragazzi costretti ogni giorno a misurarsi con il difficile linguaggio delle istituzioni scolastiche.
Cosa potevamo fare per rispondere a questa esigenza?
Il 19 ottobre 2015 nasce il Doposcuola Sociale Gratuito “Castello Pazzo” pensato per riprenderci insieme ai più giovani uno spazio dedicato allo studio e al confronto collettivo oltre i libri di scuola. Il doposcuola sociale si configura come una messa in discussione prima di tutto di noi stessi: siamo giovani studenti, genitori e lavoratori motivati dalla voglia di conoscere da vicino le esigenze dei ragazzi e anche se non possiamo chiamarci professionisti vogliamo con la pratica dare un supporto concreto alla loro educazione e formazione. Collaborare con noi è molto semplice, basta venirci a trovare al doposcuola sociale - ogni martedì, mercoledì e giovedì dalle 15.00 alle 17.30 - e mettere il proprio tempo e le proprie conoscenze a disposizione dei ragazzi. Non stiamo inventando nulla, i doposcuola esistono già ma seppur numerosi, finiscono per essere una possibilità a pagamento che riproduce l'impostazione classista di una scuola che facilita le classi sociali più agiate e discrimina quelle più deboli.
Perchè parliamo di impostazione classista della scuola?
Perchè non sa abbattere le differenze sociali, culturali ed economiche presenti in ogni famiglia prima ancora di iscrivere i propri figli a scuola: non dovrebbe essere importante da dove provengono i ragazzi e quale sia il lavoro dei loro genitori, è fondamentale invece che la Scuola diventi un dispositivo capace di trasformare le singole capacità in uno strumento di crescita e conoscenza collettiva. È naturale che chi dispone di maggiori risorse riesca a superare le difficoltà con più facilità; per questo pensiamo che la scuola e il doposcuola debbano ricreare un ambiente che non faccia distinzione fra meritevoli e non, che non consideri la valutazione come criterio di giudizio individuale e che condanni la bocciatura come soluzione facile alle criticità irrisolte. Non è questa la ripetizione che vogliamo.
Cosa rivendichiamo con il Doposuola Sociale gratuito?
Conoscete il significato di doposcuòla nella lingua italiana? È l'istituzione organizzata dalla scuola dopo le ore d’insegnamento, con percorsi integrativi o libere attività complementari con frequenza facoltativa e gratuita (Enciclopedia Treccani). Vogliamo, quindi, che sia la scuola a occuparsi di tutto questo, vogliamo che sia data la possibilità ai docenti di coinvolgere, valorizzare ed educare senza disparità; nella scuola primaria, per esempio, non può esistere meritocrazia. Vogliamo più assistenza e trasparenza informativa sui servizi scolastici rivolti ai ragazzi e sulle prestazioni economiche richieste alle famiglie: cedolini, buoni libro, contributo volontario, servizi di mensa e di trasporto, gestione delle assicurazioni scolastiche o qualsiasi altro sistema di supporto previsto. Con il nostro lavoro come Doposcuola Sociale vogliamo aprire un campo di intervento , informare su ciò che ci spetta affinchè la scuola sia sempre più includente e i genitori abbiano la possibilità di sapere cosa è possibile richiedere per i loro figli e in che modo.
Non vogliamo sottrarre alla scuola le sue responsabilità ma possiamo dimostrare con certezza che non esiste un libro per tutto, che l'obbedienza passiva è sorella di un consenso senza critica e che il confronto insegna più di un voto silenzioso su carta. Se la normalità è avere bambini inarrestabili, creativi ed ingegnosi allora vale la pena sporcarsi le mani... anche con un pennello.
Doposcuola Sociale § Ex-Opg Je So Pazzo